sabato 25 ottobre 2014

allora, sono appena tornato dalla proiezione e ho voluto portare di proposito i miei due figli di 17 e 11 anni, pensavo che si sarebbero annoiati e invece, invece a fine proiezione mi hanno riempito di domande, ho visto la sala piena quasi 150 persone e soprattutto tanti ragazzi in religioso silenzio e tanti insegnanti con cui ho scambiato qualche idea, premetto che concordo in pieno sull'analisi di Paolo La Bua (Giornalista dell'Eco di Biella) in particolare sui personaggi di contorno e sulla discesa agl' inferi, ma due frasi su tutte mi hanno colpito.....Io non ho bisogno di stima, né di gloria, né di altre cose simili; ma ho bisogno d'amore (in cui Leopardi conscio della sua grandezza dimostra di sentirsi solo e bisognoso di amore ...soprattutto di una donna) e poi...Il mio corpo è talmente debole che una malattia forte non riesce a svilupparsi (qui dall'alto di se stesso si prende il lusso di canzonare la sua malattia sfidandola fino all'ultimo, personaggio troppo complesso per essere riassunto in un film che quanto meno doveva durare almeno 6 ore per potergli rendere veramente omaggio, ma la grandezza di Giacomo Leopardi del suo infinito e della sua Ginestra meritano proprio per quelle due frasi magistralmente riportate un bel voto, una considerazione conclusiva, che bello vedere gruppetti di ragazzi preferire un film su un grande della letteratura italiana piuttosto che i guerrieri della galassia o altre boiate americane, c'è ancora speranza allora?

Voto 7

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