domenica 28 dicembre 2014

2014 TITOLI DI CODA


Siamo agli sgoccioli di un 2014 ambiguo controverso e decisamente cattivo, un anno che volge al termine, un anno denso di novità e soprattutto di piccole soddisfazioni, ma un anno che avrei preferito finisse completamente diversa.
Una crisi che peggiora di giorno in giorno, gente alla fame e soprattutto una strafottenza generale da parte di amici o presunti tali e colleghi che invece di darmi una mano hanno con la loro indifferenza aiutato chi ha voluto far si che me ne andassi via, abbandonando quegli abiti da lavoro che per 25 anni mi hanno accompagnato in modo onesto trasparente e dignitoso.
Questo 2014 si chiude all’insegna dell’accattonaggio mediatico e della poca socializzazione culturale, dove tutto ciò che conviene è democratico e tutto ciò che risulta avverso è degno di subire violenza di ogni genere , soprattutto psicologica, a cosa mi riferisco? Ai bambini ammazzati dalle madri, all’abbandono delle fasce deboli della popolazione italiana, alla violenza psicologica subita dai padri separati, all’incompetenza della magistratura italiana, alla schiavitù europea a cui siamo assoggettati, al sionismo imperante e soprattutto alla pochezza culturale dei giovani dalle scuole medie in avanti fino ad arrivare agli pseudo laureati compresi che non vogliono adattarsi a nessun tipo di lavoro salvo poi lamentarsi che l’immigrato di turno lavora e lui no.
Me ne sono andato dall’Arma dei Carabinieri, non me ne pento ma mi dispiace, perché sono andato via a causa di qualche pezzente infame che adesso sta pagando le maledizioni inviate, ma grazie a Me Stesso , mi sono inventato un lavoro che mi sta dando frutti sotto ogni punto di vista e soprattutto me ne darà tra qualche giorno quando sarò a tutti gli effetti uno scrittore professionista.
I programmi sono chiari, i progetti e i sogni che da tre anni coltivo in segreto saranno realizzati e pazienza se qualcuno continuerà a dire che non so scrivere in italiano, me ne farò una ragione, ma purtroppo per loro il 2015 vedrà nascere una piccola azienda professionale finalizzata alla promozione culturale e di sicuro a scopo di lucro, anche perché a differenza di tanti quando devo dare qualcosa in beneficenza la do senza fare accattonaggio e chi parteciperà ai miei progetti se pensa di guadagnare è meglio che se ne stia alla larga.
Adesso il 2014 se ne va portandosi via tutto il negativo che ha creato ma come sempre lascerà una pesante eredità ai posteri, per cui sta a noi continuare a risalire la china e a coltivare i nostri sogni, sta a noi far si che questi sogni non muoiano.
L’uscita del prossimo libro sarà in primavera e la prefazione di Fabio Conti giornalista dell’Eco di Bergamo sarà il valore aggiunto e soprattutto tante iniziative culturali a cui voglio dar seguito che pian piano verranno svelate, il Poeta Nero non si ferma non lascia, anzi raddoppia e pazienza se le mie convinzioni politiche mi porteranno lontano da qualche palcoscenico importante, la dignità del Poeta nero non è in vendita, i suoi libri si, ma la dignità no.
Buon 2015  ai disoccupati, ai malati alle persone anziane ai pensionati a coloro che faticosamente tirano avanti e non fanno mancare il pane ai loro figli  e soprattutto a i nostri marò sequestrati da un popolo di pezzenti, il resto?  si arrangi, dimenticavo il 2015 per il Poeta Nero sarà l’anno dedicato ai bambini  a cui non faremo mai mancare il nostro supporto


IL POETA NERO VI SALUTA