Siamo agli sgoccioli di un 2014 ambiguo controverso e decisamente
cattivo, un anno che volge al termine, un anno denso di novità e soprattutto di
piccole soddisfazioni, ma un anno che avrei preferito finisse completamente diversa.
Una crisi che peggiora di giorno in giorno, gente alla fame e
soprattutto una strafottenza generale da parte di amici o presunti tali e
colleghi che invece di darmi una mano hanno con la loro indifferenza aiutato
chi ha voluto far si che me ne andassi via, abbandonando quegli abiti da lavoro
che per 25 anni mi hanno accompagnato in modo onesto trasparente e dignitoso.
Questo 2014 si chiude all’insegna dell’accattonaggio mediatico e della
poca socializzazione culturale, dove tutto ciò che conviene è democratico e
tutto ciò che risulta avverso è degno di subire violenza di ogni genere ,
soprattutto psicologica, a cosa mi riferisco? Ai bambini ammazzati dalle madri,
all’abbandono delle fasce deboli della popolazione italiana, alla violenza
psicologica subita dai padri separati, all’incompetenza della magistratura
italiana, alla schiavitù europea a cui siamo assoggettati, al sionismo
imperante e soprattutto alla pochezza culturale dei giovani dalle scuole medie
in avanti fino ad arrivare agli pseudo laureati compresi che non vogliono
adattarsi a nessun tipo di lavoro salvo poi lamentarsi che l’immigrato di turno
lavora e lui no.
Me ne sono andato dall’Arma dei Carabinieri, non me ne pento ma mi
dispiace, perché sono andato via a causa di qualche pezzente infame che adesso
sta pagando le maledizioni inviate, ma grazie a Me Stesso , mi sono inventato
un lavoro che mi sta dando frutti sotto ogni punto di vista e soprattutto me ne
darà tra qualche giorno quando sarò a tutti gli effetti uno scrittore
professionista.
I programmi sono chiari, i progetti e i sogni che da tre anni coltivo
in segreto saranno realizzati e pazienza se qualcuno continuerà a dire che non
so scrivere in italiano, me ne farò una ragione, ma purtroppo per loro il 2015
vedrà nascere una piccola azienda professionale finalizzata alla promozione
culturale e di sicuro a scopo di lucro, anche perché a differenza di tanti
quando devo dare qualcosa in beneficenza la do senza fare accattonaggio e chi
parteciperà ai miei progetti se pensa di guadagnare è meglio che se ne stia
alla larga.
Adesso il 2014 se ne va portandosi via tutto il negativo che ha creato
ma come sempre lascerà una pesante eredità ai posteri, per cui sta a noi
continuare a risalire la china e a coltivare i nostri sogni, sta a noi far si
che questi sogni non muoiano.
L’uscita del prossimo libro sarà in primavera e la prefazione di Fabio
Conti giornalista dell’Eco di Bergamo sarà il valore aggiunto e soprattutto
tante iniziative culturali a cui voglio dar seguito che pian piano verranno
svelate, il Poeta Nero non si ferma non lascia, anzi raddoppia e pazienza se le
mie convinzioni politiche mi porteranno lontano da qualche palcoscenico
importante, la dignità del Poeta nero non è in vendita, i suoi libri si, ma la
dignità no.
Buon 2015 ai disoccupati, ai
malati alle persone anziane ai pensionati a coloro che faticosamente tirano
avanti e non fanno mancare il pane ai loro figli e soprattutto a i nostri marò sequestrati da
un popolo di pezzenti, il resto? si
arrangi, dimenticavo il 2015 per il Poeta Nero sarà l’anno dedicato ai
bambini a cui non faremo mai mancare il
nostro supporto
IL POETA NERO VI SALUTA